Antonella Coletta – Abitudine
Ho un brutto vizio. Terribile. Di fidarmi ancora delle persone.
Ho un brutto vizio. Terribile. Di fidarmi ancora delle persone.
Alcuni non li chiamerei proprio amore. Ma più “sangue che scorre forte”, vie mischiate come anime. Sovrapposte. Dove il tuo inizio è immerso nelle sue mani e non hai fine. Possiedi gioia, ovunque.
L’ordine non va fatto ma cercato.
Niente ha bisogno di essere cambiato quanto le abitudini degli altri.
Ho capito che molti, dagli sbagli, imparano solo una cosa: a farne di altri più grandi.
Succede che a volte cerchiamo l’amore per la paura di rimanere soli.A volte mutiamo noi stessi per paura di non essere accettati.Portiamo avanti storie per abitudine.Crediamo di amare qualcuno ma poi in realtà ci accorgiamo che non è così, ma cerchiamo solamente negli altri ciò che non troviamo in noi stessi.E ci trasciniamo con lenta agonia.Ci attacchiamo subito alle persone che ci danno affetto o qualche tipo di attenzione, perché ci fanno stare bene.E finiamo per ferire tutti.A volte, invece, amiamo senza misura fino a dimenticarci di noi stessi.Fino a donare l’anima.Fino a quando non ci resta più nulla attorno.Si, perché quando ci innamoriamo, ci dimentichiamo di tutti.Ma quando rimaniamo delusi ricominciamo ad avere paura di amare ancora.E inevitabilmente la paura della solitudine si concretizza.E la ruota riparte.Fino a quando, non capiamo che dobbiamo amare in modo diverso, amare per la prima volta davvero, partendo da noi stessi.E allora tutto cambia.
Tutti quanti nella vita almeno una volta abbiamo riflettuto sul mondo che ci circonda, sull’universo e sull’essere, questo pensiero libero viene soppresso ogni giorno con l’illusione di un mondo fittizio e trascinatorio verso un’esistenza vana e consumatrice fatta di futili illusioni che soddisfano un minimo il nostro bisogno di vivere…