Francesco Iannì – Abitudine
L’omologazione, la perdita della propria individualità per sentirsi parte di una massa indistinta; questa è senz’altro la forma più aberrante di simbiosi sociale.
L’omologazione, la perdita della propria individualità per sentirsi parte di una massa indistinta; questa è senz’altro la forma più aberrante di simbiosi sociale.
Ho sempre odiato il troppo, perché chi dice di essere troppo, in realtà è niente.
Molte persone sfruttano il loro sapere come forma di umiliazione nei confronti di chi ne ha meno di loro; questa è assolutamente la forma di ignoranza più bruta.
La televisione è un eccellente mezzo per rimbambire, non per niente ha molte trasmissioni di ripasso estivo che ci rimettono i pantaloncini corti, negandoci però il gusto delle caramelle di allora.
È bello quando, insieme alle labbra, sorridono anche gli occhi.
Sarà detta “puntualità” solo il “rientrare” nell’effettivo lasso di tempoavente un “margine” di almeno mezzora per riuscire ad essere puntuale, e se necessario alludere ad una incomprensione non propria ma dell’altro.
Spesso le persone gridano, quando sono adirate, solamente perché i loro cuori si allontanano molto. E devono coprire questa distanza, in qualche modo, prima di potersi ascoltare di nuovo. L’importante è che si misurino con le parole, altrimenti arriverà un giorno in cui la distanza fra i due cuori sarà tale da non farli incontrare mai più.