Anna Bellinghieri – Abitudine
Le cattive abitudini non si dimenticano mai.
Le cattive abitudini non si dimenticano mai.
Un giorno mi fu chiesto se avevo letto il nuovo libro di… Nel modo più infelice che potevo risposi: Non ho trovato il tempo. Stavo rileggendo il mio!
C’è chi crede che una cosa sia giusta perché l’ha sempre fatta, senza domandarsi che potrebbe sempre aver sbagliato.
L’abitudine è tutto, se non vuoi più essere stanco abituati agli sforzi, se non vuoi più aver sonno abituati a restare sveglio, se non vuoi più piangere abituati a soffrire.
Il disordine dà qualche speranza, l’ordine nessuna.
Entra tu per primo e se vuoi mescolati ai porci perché io resto qui ad aspettare. Non disdegno i porci, ma se son nato cane non sarò mai maiale.
Gli era accaduto in quel momento ciò che accade sempre alle persone che, all’improvviso, sono messe davanti all’evidenza di una cosa che fa loro vergogna. Egli non seppe atteggiare il suo viso alla circostanza, visto che la moglie aveva scoperto la sua colpa: invece di mostrarsi offeso, di negare, di giustificare, di chiedere perdono, magari di affettare indifferenza – tutto sarebbe stato meglio che quel che aveva fatto – il suo viso, proprio involontariamente (azioni riflesse del cervello, pensava Stepan Arkadevic, che si dilettava in fisiologia) s’era atteggiato al suo sorriso abituale, buono, e perciò stupido in quel momento.