Fabrizio De André – Abuso
Il ministro dei temporali in un tripudio di tromboniauspicava democrazia con la tovaglia sulle manie le mani sui coglioni.
Il ministro dei temporali in un tripudio di tromboniauspicava democrazia con la tovaglia sulle manie le mani sui coglioni.
Ti ho trovata lungo il fiumeche suonavi una foglia di fioreche cantavi parole leggere, parole d’amoreho assaggiato le tue labbra di miele rosso rossoti ho detto dammi quello che vuoi, io quel che posso.
Era strana questa cosa, avevo voglia di piangere ma non sentivo dolore, le lacrime erano ferme forse perché questa ennesima ferita era stata inflitta sopra le altre.
La gente prima ti sfama poi ti sbrana.
Ho urlato tanto, Dio solo sa quanto ho urlato. Urla negli occhi, urla nell’anima, mi faceva male il corpo, mi faceva male il cuore, la mente mia gridava, ma il suono non usciva. Le mie urla correvano impazzite nella testa che scoppiava, nella gola che bruciava… ma si sono spente tra le labbra, con l’orrore, col dolore, col terrore… è lo straziante silenzio nel rumore.
Com’è vero che esiste chi vuol essere più grande di quel che è in certe situazioni, è vero anche che esiste chi ti considera più grande quando gli torna comodo.
Del frutto della sua bocca l’uomo mangia ciò che è buono; l’appetito dei perfidi si soddisfa con i soprusi.