Litfiba – Abuso
Sei un dittatore. Dal nuovo balcone spacci in tv la gioiatu scuoti la noia negli sguardi di chi non capisce.Se oggi è come ieri ammazzi ogni futuro.
Sei un dittatore. Dal nuovo balcone spacci in tv la gioiatu scuoti la noia negli sguardi di chi non capisce.Se oggi è come ieri ammazzi ogni futuro.
Ci sono persone che mostrano una vita pulita, in superficie, ma se guardi nell’angolo fa schifo per quanto è sporca.
Non sopporto quelle persone che prima ti usano, poi dicono che lo hai fatto tu. E alla fine hanno il coraggio di dire che hanno la coscienza pulita.
Ogni argomentazione dovrebbe essere ascoltata, e prima di vederla come ostacolo al futuro, tacciando lo scrittore di essere satana, l’autorità suprema dovrebbe forse considerare il fatto che ad un grande male ne consegue sempre un altro. Il destino sceglie qual è la strada migliore, imparziale perché conosce ogni cosa e sa distinguere sempre la scorrettezza che vuole sostituirsi all’onestà, cercando di inoculare alla giustizia la sconvenienza con l’organo genitale di Dio, il serpente bianco, la siringa, anche senza bisogno di muoversi, per portare la morte del bene e ingravidare in questo modo le sue seguaci, anche quelle sterili, costruendo la carne con il massacro dell’innocenza. Lo scopo è interpretarla come la vede Dio, perderla nell’oscena spirale considerandola una minaccia al suo male e prevaricazione. Salvare i figli divini e farabutti per scambiarli col bene, invidiando il talento e l’intelligenza che non appartiene ai suoi, facendoli apparire come non sono. Si segue una strada già tracciata su una nave, il Mondo, che trascina tutto con sé. Illudendo, coprendo un fondamentale errore di calcolo che tuttavia resta, di una entità che crede di fare tutto giusto nel suo piano di dominio, conquista, conversione o morte, ma che in realtà fa acqua da tutte le parti.
Gli unici veri buoni sono i santi e, di loro, non ho mai sentito fare…
È solo questione di tempo e il male si paga, perché il male non fa…
Non condanniamo sull’onda emotiva sciacalli 16enni che facilmente vivono realtà ancor più terremotate della tragedia…