Elena Ruggiero – Abuso
Dicono che c’è di peggio, ed è vero, ma quello che mi è successo è altrettanto sbagliato.
Dicono che c’è di peggio, ed è vero, ma quello che mi è successo è altrettanto sbagliato.
Sulle altrui miserie qualcuno costruisce.
Stupro e femminicidi: alla debolezza mentale l’uomo contrappone e soccombe con la forza brutale.
Le persone non le giudico, le valuto, e spesso il loro valore è meno di quello che espongono.
A te che non smetti mai di criticarmi in modo gratuito e per nulla costruttivo: “Vivi la tua vita come più ti piace e lascia che io viva la mia come cazzo voglio io!”
Per esprimere un tuo pensiero, parli, parli, parli con paroloni che sembrano venir dallo spazio, creando intorno ate una bolla di superbia e arroganza. A me servono poche righe per semplificare il tutto, anzi per te uso una sola parola… (a te l’immaginazione) già la vita è complicata, ti metti tu con i tuoi comizi, che mi fai venir il mal di saputello.
I suoi pensieri sfioravano il vento e fantasie di giorni più lieti sorridevano come stelle attraverso rami spogli. Ma colui che falsamente si curava dei suoi passi, occhio vigile e ingannatore, aveva già deciso la sua sorte, dandola con la forza più vile in sposa al suo diletto, marchiandola dopo averla catturata, a beneficio di colui che avrebbe riportato il fascio su questa terra, amore di un padre celeste che rapisce e squarta l’ospite migliore e produrne carne fresca per l’orrida mensa, il regno che stritola nelle sue spire qualsiasi vita succulenta perché i vampiri possano bere il sangue dal disumano calice, e l’insaziabilità degli angeli conquisti e divori imponendo diritti e ritorsioni di parte, e ogni volontà sia spenta nelle tenebre di scrosci di pioggia, nella terra e nel cielo violentati che a stento sopportano questo peso.