Charles Monroe Schulz – Abuso
Una regola che fa piangere una bambina deve essere una cattiva regola!
Una regola che fa piangere una bambina deve essere una cattiva regola!
Lui si avvicina, la rabbia che gli riempie le vene e gli occhi offuscati dalle lacrime, dalla convinzione di essere il centro del mondo, il padrone. Lei si tocca distrattamente i capelli e si tortura le labbra cercando di scacciare via la paura che le soffoca il cuore solo nel sentire quei passi. Le mani dell’uomo che una volta le toccava con tenerezza il viso, erano diventate il suo incubo. Le carezze si erano trasformate in schiaffi. I baci si erano trasformati in grida, in sputi e in insulti. Lei urla ma soltanto nella sua mente, dalle sue labbra non esce nessun suono, né un singhiozzo, né un sospiro, se ne sta in silenzio aspettando la fine mentre lui le priva il corpo e l’anima.
E poi ci accorgiamo che abbiamo quello che per molti è un pregio ma che per noi diventa un gran difetto. Già, Quello di esserci sempre per tutti di mandare giù bocconi amari per non ferire. Ma gli altri non si creano il minimo scrupolo a ferirci e farci male ecco perché da oggi ci sarò solo per pochissime persone. Ora basta!
Ingiustizia vuole che molti innocenti finiscano in prigione…
Brindo… e brindo alla vita così tanto… che sono ubriaco, alcolizzato. Vedo… e vedo in quello status… la mia morte, la fine dell’ultimo brindisi.
Ignorami con gli occhi serrati, fammi essere la tua preda… la tua femmina…
Il potere non è onnipotenza.