Stanislaw Jerzy Lec – Abuso
Quando sei stato usato come strumento, non aspettare che finisca la canzone.
Quando sei stato usato come strumento, non aspettare che finisca la canzone.
Ognuno è libero di esprimersi e imparare ad accettare, chi non è in grado di farlo non merita questo mondo e nemmeno di vivere.
I suoi pensieri sfioravano il vento e fantasie di giorni più lieti sorridevano come stelle attraverso rami spogli. Ma colui che falsamente si curava dei suoi passi, occhio vigile e ingannatore, aveva già deciso la sua sorte, dandola con la forza più vile in sposa al suo diletto, marchiandola dopo averla catturata, a beneficio di colui che avrebbe riportato il fascio su questa terra, amore di un padre celeste che rapisce e squarta l’ospite migliore e produrne carne fresca per l’orrida mensa, il regno che stritola nelle sue spire qualsiasi vita succulenta perché i vampiri possano bere il sangue dal disumano calice, e l’insaziabilità degli angeli conquisti e divori imponendo diritti e ritorsioni di parte, e ogni volontà sia spenta nelle tenebre di scrosci di pioggia, nella terra e nel cielo violentati che a stento sopportano questo peso.
Abbi pazienza non avere nessuna fretta dai solo tempo al tempo chi ha sbagliato prima o poi pagherà. È solo questione di tempo!
Non chiedere di amarti dopo averla umiliata con le parole.
Se riuscissi a dipingere ciò che la mia mente rimugina su questa losca società, non…
Chi procura un danno lo paga e ne subisce le conseguenze.