Dario Pautasso – Accontentarsi
Mi sento la forza di spostare una montagna, ma ogni mattina ringrazio di poter sollevare le gambe.
Mi sento la forza di spostare una montagna, ma ogni mattina ringrazio di poter sollevare le gambe.
Preferisco essere più di quello che appaio, piuttosto che apparire più di quello che sono.
Non ho ancora capito se il mondo mi va troppo largo o troppo stretto.
Solo gli sciocchi, non si spingono oltre.
Rubare il colori degli occhi alla dolcezza d’un viso, che incontri per caso, sul tuo cammino non è che cambia la vita, o fa il cielo toccare con dita ma ti fa risentire quell’uomo che in quel colore volava.
Cammino con i miei pensieri, avvolte stanca, ma dalla terra non mi sollevo, ma resto attaccata. Attaccato fino a l’ultimo filo d’erba, Perché mi sento un fiore che ha bisogno di acqua, ha bisogno della notte per chiudersi e proteggere il candore per il giorno che viene, ha bisogno del sole per essere accarezzata e preso tra le mani. Quanti pensieri vanno e vengono nella notte e quanti si perdono nella notte! Si cancellano e non ricordo più chi sono stata in quell’attimo che è passato, ma l’alba mi mi porterà un nuovo giorno.
A volte basta un saluto per consolidare le parole dette.