Giuseppe Calabrò – Accontentarsi
Chi ritiene una cosa impossibile, non dovrebbe disturbare chi ci sta riuscendo.
Chi ritiene una cosa impossibile, non dovrebbe disturbare chi ci sta riuscendo.
Chi attende ha costanza a raggiungere il proprio obiettivo.
Per “fare” bisogna essere.
Rimpiango i tempi in cui le liti cominciavano con una scazzottata e finivano in un bar a bere tutti insieme, quelli in cui si corteggiava per arrivare al primo bacio e non si dormiva la notte se ciò avveniva. I tempi in cui bastava un pallone e dei perfetti sconosciuti cominciavano un’amicizia che sarebbe durata nel tempo e quelli in cui la lealtà e il rispetto erano la prima cosa che ti insegnavano a scuola. Rimpiango i tempi in cui la speranza era l’ultima a morire e la vita era bella da vivere, dove parlare a quattrocchi era l’unico modo per comunicare, quando i silenzi erano fatti di parole e il cuore batteva per amore e non per sesso.
Mi sono accontentata, forse, della strada peggiore. L’egoismo dello stare bene mi ha indirizzato a…
Se mi chiedessero mille volte se lo rifarei risponderei novecentonovantanove volte sì. Alla millesima volta esiterei un istante è direi di nuovo sì.
Non accontentarti mai di ciò che hai, di ciò che fai… ma resta umile.