Salvatore Currò – Accontentarsi
Chiamiate (chiamiamo) princìpi le scuse per la debolezza nell’operare un male desiderato.
Chiamiate (chiamiamo) princìpi le scuse per la debolezza nell’operare un male desiderato.
Nessuno ha colpa di ciò con cui nasce…
Accontentarsi è come perdere e io cercherò sempre di vincere.
Oggi sembra un giorno “migliore” ma vedrai che domani sarà perfetto.
Mai accontentarsi, né accontentare nessuno.
C’è chi vede il bicchiere mezzo pieno, chi mezzo vuoto… e c’è chi si ferma…
Non mi faccio facilmente ingannare, magari la troppa voglia di essere felice può portarmi la paura dell’opposto, di rovinare la felicità con la tristezza, magari non riuscivo a vedere gli altri felici perché anche io non ero felice e dentro di me albergava un sentimento strano, un sentimento che molti di noi chiamano “invidia”,e comunque sono i piccoli gesti a rendermi felice. La felicità non è lontanissima e nemmeno dietro l’angolo, è semplicemente come un fiore… devo saperla coltivare altrimenti il fiore marcisce, posso rubare solo alcuni istanti, ma poi torna tutto come prima. Ricordando che: la felicità non si cerca, si Quindi arriva quando meno me lo aspetto! Inizio ad essere felice già da adesso, Dio dice: “Sii grato, a fin che io ti dia più cose per cui esserlo”