Emanuele De Dominicis – Acqua
Che cos’è l’acqua se non una riflessione al senso di incompletezza in una società di tempo incompiuto e di valore illogico!?
Che cos’è l’acqua se non una riflessione al senso di incompletezza in una società di tempo incompiuto e di valore illogico!?
Non lamentarti dei giorni di pioggia. Sono i giorni in cui puoi piangere a testa alta passeggiando per la strada, confondendo le tue lacrime con le gocce pioventi dal cielo!
Gocce di pioggia che ticchettano come lancette.
Che se ci stai a pensare, la pioggia cade dal cielo pur sapendo che si andrà a schiantare.
La meravigliosa tinta turchese del cuore dell’oceano, la sua splendida vita virile, la sua forza, i suoi poderosi movimenti, i suoi disegni argentei, la superficie appannata quando era agitato non dicevano nulla allo stupido squalo. Non vedeva, mentre nuotava, la meravigliosa tinta del mare di notte, le sue comete e le sue costellazioni simili a brillanti fosforescenze. A quel cacciatore assetato di sangue importava ben poco che l’oceano fosse un reame delle cose belle, che ogni goccia cristallina fosse piena di vita e di innumerevoli forme bellissime. Non notò gli splendori delle gigantesche meduse i cui tentacoli lo avvolgevano come un ricamo vivo in una nube di colori, lavanda, blu e rosa, tutto sfuggiva a lui, la fame personificata, che era incapace di sentire o di desiderare qualcosa che non fosse del cibo.
I silenzi dell’afasico, come sassi si inabissano in profondità nell interlocutore,le parole del magniloquente, come pagliuzze, solo superficialmente lo toccano.
L’acqua è il simbolo della vita e la vita nasce dall’amore che, come l’acqua, abbraccia senza stringere.