Vittorio Lunardelli – Frasi d’Amicizia
Probabilmente la porta della felicità ha una sola chiave: amarsi per quello che si è.
Probabilmente la porta della felicità ha una sola chiave: amarsi per quello che si è.
Che tu possa conoscere la soddisfazione, il desiderio e le risate che incoronano i successi…
Con il tempo, impari a capire che nel mondo, ci sono persone che appartengono al tuo stesso sacco di farina realizzando così un un impasto speciale e un pane degno da spezzare con i veri amici.
Il carnevale di periferia dissonava con gli altri, non vedevi pennacchi di indiani, vestiti di cowboy, pistole e frecce, damigelle e fatine, a limite potevi fermarti a guardare alcune stelle filanti passate per caso. Però, non mancavano mai i coriandoli, passavamo giornate a lavoro per ricavarli dal taglia carta gigante del padre di Roberto. Ogni carnevale, alle tre di pomeriggio, aprivamo il garage al pubblico e distribuivamo buste di coriandoli ai conoscenti, ai compagni di scuola e ai nemici. Non ho mai amato il carnevale, ma quei pomeriggi sono rimasti impigliati nella gola.
Amicizia è anche rendersi partecipi l’uno della gioia dell’altro.
Ci sono almeno quattro tipi di amici: quelli che ti chiedono un favore; quelli che ti dicono che sono impossibilitati a fartelo e se ne dolgono; quelli che ti propongono di scambiarlo con un altro più vantaggioso (per loro); quelli che si butterebbero nel fuoco per fartelo, ma non in questo momento nel quale hai bisogno e, infine, quelli che te lo fanno senza che tu glielo chieda, ma questi non si mostreranno e tu non lo saprai mai.
A volte c’è bisogno di un amico che ti canti la canzone del tuo cuore quando tu ne hai scordato le parole.