Publio Virgilio Marone – Amico
Dell’Eneide dico: la qual mamma | fummi e fummi nutrice poetando: | sanz’essa non fermai peso di dramma.
Dell’Eneide dico: la qual mamma | fummi e fummi nutrice poetando: | sanz’essa non fermai peso di dramma.
Il vero amico vuole la tua felicità indubbiamente dalla situazione.
Quando la vita ti da mille motivi per cadere, tu sostieniti a me, amico mio. Quando i giorni sembrano cupi e senza uscita, accenderò io il faro della speranza, quando le delusioni urlano più forte dei sogni, io ricostruirò i tuoi desideri, quando le lacrime solcano il tuo viso, sarò io il tuo sorriso, quando ti senti solo, non hai bisogno di cercarmi, io sarò, ti parlerò con le parole del cuore, portando via le tue pene, ma tu nel mio bisogno, ricambia le mie attenzioni. È un bisogno naturale, il bene amico mio, migliora l’esistenza.
I veri amici sono coloro che arrivano portandoti un sorriso là dove qualcuno ha lasciato…
L’amico che di solito accettiamo è colui che ci dà sempre ragione, che ci asseconda, che subisce i nostri rimproveri, che è disposto a farci compagnia, a consolarci nel momento del bisogno, a non sfidarci mai e a non contraddirci con ostinazione. Ecco perché il cane è il miglior amico dell’uomo.
Secondo me non esistono quelli che chiamiamo “migliori amici”, non esistono perché non si può…
Finchè sarai felice avrai molti amici; se i tempi si faranno bui, resterai solo.