Silvana Stremiz – Amico
Gli amici traboccano dalle nostre tasche, ma quelli veri stanno in un taschino.
Gli amici traboccano dalle nostre tasche, ma quelli veri stanno in un taschino.
Il tuo profumo piano piano si sfuma come la nostra amicizia.
A volte deve pur succedere che nell’esistenza di uno scrittore fortunato, ci sia qualcuno, un poco in disparte, che non lascia passare la frase inesatta che per stanchezza vorremmo lasciare; qualcuno capace di rileggere con noi fino a venti volte una pagina incerta; qualcuno che ci sostiene, ci approva, alle volte ci contraddice; che partecipa con lo stesso fervore alle gioie dell’arte ed a quelle della vita, ai lavori dell’una e dell’altra, mai noiosi e mai facili. E non è nè la nostra ombra nè il nostro complemento, ma se stesso; e ci lascia una libertà divina, ma, al tempo stesso, ci costringe ad essere pienamente ciò che siamo. Hospes comesque.
Il passato ci segue sempre come un’ombra, quasi voglia impedirci di riprenderci il respiro e voltare pagina tra le braccia di un sogno.
Gli amici non hanno bisogno di dichiararsi tali. Lo sono e basta.
La tenerezza, la compassione, il timore di fare del male, spesso lo confondiamo con l’amore e rischiamo di rovinarci l’esistenza.
L’anima nasce “pura”, siamo noi a sporcarla.