Søren Aabye Kierkegaard – Amico
Un amico, di fatto, non è quello che tra filosofi chiamano l’Altro necessario; è l’altro superfluo.
Un amico, di fatto, non è quello che tra filosofi chiamano l’Altro necessario; è l’altro superfluo.
Si fa un cammino, fianco a fianco, ma può accadere che qualcuno resti indietro, o che si distacchi. E ci si chiede quale possa essere il motivo, la ragione. Può anche non esserci una ragione, nel cammino le dinamiche cambiano, l’entusiasmo può finire, possono nascere i dubbi eil sogno iniziale svanisce. È inutile allora cercare di trattenere a se l’altra persona, perché l’amore è un atto di volontà e come tale ha in se la libertà. Lasciare l’altro libero di accostarsi a te oppure di allontanarsi anche se si è consci che ciò ti procurerà sofferenza.
Il vero amico ama in ogni tempo.
Non è importante cosa, ma con chi.
L’amore ha mille sfumature. L’amicizia ne è la sfumatura più intensa.
Io ho capito dalla prima volta che ti ho vistoho capito che tu sei uguale a mecerchi di capirmicerchi di condividere sia gioie che dolori.Pur stando insieme senza un obbiettivo ci viene sempreun sorriso spontaneo.Insomma posso dire che esistono poche persone come tee lo capisco giorno dopo giornoanno dopo annonon riusciremo mai a staccarcianche se ci potranno dividere km e km di distanzail legame del amiciziacome in molti libri e molte citazionie sempre più forte di qualsiasi legame.
Spero di essere sempre “degna” di quell’abbraccio ricevuto in dono.