Daniel Pennac – Amico
La pazienza del consolatore deriva dal fatto che anche lui ha le sue rogne. Piangi, amico mio, tanto siamo tutti nella merda fino al collo e non basterai certo tu a fare alzare la marea.
La pazienza del consolatore deriva dal fatto che anche lui ha le sue rogne. Piangi, amico mio, tanto siamo tutti nella merda fino al collo e non basterai certo tu a fare alzare la marea.
A volte si deve scegliere, anche a costo di vedere sangue, anche a costo di raccogliere cenere. A volte non si può restare a guardare, bisogna scendere in pista e fare a botte per la verità. A volte per un amico bisogna esserci: non si può vivere da spettatori al suo massacro. Per un amico sì è, con l’anima. Con il cuore, ed anche quando le distanze impediscono di esserci troviamo il modo “di esserci”.
Pensavo che tu fossi la mia migliore amica da sempre, presente nei momenti belli e brutti che ho passato finora. Ma nei momenti brutti della mia vita sei scappata via. Grazie per avermi aperto occhi e fatto vedere come tu fossi falsa, dicendomi sempre “ti voglio bene”. Era solo una amicizia falsa.
Le armi sono al servizio del furore.
È più vergognoso non fidarsi dei propri amici che esserne ingannati.
È meglio un amico che dieci parenti.
Se nella vita cercherai qualcuno che ti dia una mano per rialzarti, se ti servirà una spalla su cui piangere, se ti sentirai sola, ricordati che accanto a te c’è sempre un amico che ti vuol bene!