Angela Cicolari – Angelo
Sarebbe un Dio di natura ed animo meno ripugnanti se i suoi servi gli sacrificassero i suoi animali e non quelli degli altri.
Sarebbe un Dio di natura ed animo meno ripugnanti se i suoi servi gli sacrificassero i suoi animali e non quelli degli altri.
Qualsiasi ricchezza, materiale o spirituale, se costruita sull’abuso, conduce in alto, ma quello che si perde ottenendola, non si riconquista più.
Anche se immortale e potente, se ha sottomesso le stelle ai suoi voleri di morte,…
Un grande vuoto mi accompagna, ma nel cuore ho tutto quello che mi resta di…
Potrai schiacciarmi, succhiare da me ogni energia, disintegrare i miei atomi fino a che più non si ricompongano. Ma non mi convincerai mai ad appoggiarti in questa tua follia criminale e autodistruttiva.
Continuerò a dirlo fino alla Fine senza altri inizi o tempi e neanche sogni: l’amore, la bellezza, la forza, che Dio crede di iniettare al suo Sistema con il mio spirito, rapimento e macellazione, è la droga della sua insania e rovina, insieme agli amati figli che ha condannato con questo universo, insieme a se stesso. La solidità della struttura così ottenuta è pericolosa apparenza. Io posso dispiacermi per la morte della Natura, che avverrà, è questione di tempo, ma sono in fondo un’estranea (non si dovrebbero accettare doni dagli estranei) nel suo Sistema, e lo guardo commossa, come si guarda una famiglia distrutta dall’avidità. Ma la commozione è niente paragonata allo strazio di un Padre che vede crollare l’intera sua creazione nel vuoto e nella disgrazia, voluta proprio dal Padre, che seguirà la sua sorte. Da vittima, io posso solo “agire” da vittima, cioè subire l’invidia di Dio, del Messia e dei santi, che torna a loro come riflessione, senza azione, ma l’avidità non si piega e non si spezza, e posso solo ammirare la disfatta del creato, del Padre. Ammirare… questa è un opera che va al di là della tragedia, fino a finire in nulla, dove gli attori muoiono per davvero, nella scena e nella vita. Continuerò sempre a dirlo: Dio, Serpente, creatore di tutte le cose, fermati, non lo fare; l’amore e la bellezza che credi di donare ai tuoi figli, aggiunti così alla Luce vi porteranno al collasso e allo sfascio eterno.
“Quando non ci sarò più, camminando lungo il sentiero della Tua vita, se dovessi trovare un bivio in salita ed uno in discesa non indugiare; Scegli quello in salita: alla fine troverai una luce intensa sotto la quale un meraviglioso salice piangente ti offrirà il suo riparo ed il giusto ristoro per la fatica”.Accarezza le sue radici: affonda le mani nella terra e spingi più che puoi… lì mi troverai, sempre…!