Antonio Papi – Anima
Il linguaggio dell’anima è la sensibilità.
Il linguaggio dell’anima è la sensibilità.
A volte incontri persone che sono poesie senza le parole.
Non so quale sia il modo migliore per onorare le persone scomparse. Sinceramente, non so nemmeno, dove le loro anime possano andare finire. Mi piace però pensare, che quelle persone, siano lassù e che ci stiano osservando. E se da lassù, ci vedessero afflitti e tristi per troppo tempo, ho come la paura, che provocheremmo un forte tumulto nelle loro anime. Sono convinto, che vogliano vederci tornare a sorridere, tornare in piedi, dopo la brutta caduta e andare avanti. Già, forse è proprio questo il modo migliore, per rendere omaggio a chi non c’è più… Rialzarsi e andare avanti.
Le scelte, giuste o sbagliate che siano, sono nostre. La saggezza da parte nostra è prendersene le responsabilità. Agli altri un effimero giudizio che non debba intaccare la nostra intimità.
La solitudine è una compresenza – spesso inscindibile – di voluto e immeritato.
L’olfatto è il senso dei ricordi, l’odore fa riaffiorare nella memoria persone che ci sono…
La sintonia di due anime è la melodia silenziosa che nessun compositore saprebbe creare.