Gianluca Cristadoro – Anima
Se fra luce e tenebre differenza non apprezzi, il tuo mondo di cristallo può finire in mille pezzi.
Se fra luce e tenebre differenza non apprezzi, il tuo mondo di cristallo può finire in mille pezzi.
Tutto ciò gli faceva ricordare quel che era avvenuto l’anno scorso, in quell’albergo della cittadina di provincia, al letto di morte di suo fratello Nikolaj. Quella era una sventura e questo, del parto, invece era un avvenimento lieto. Ma tutt’e due le cose erano fuori dalle condizioni ordinarie di vita, erano come spiragli dai quali si vedeva una luce superiore. E l’anima, contemplando questa luce superiore, si eleva ad altezze neppure immaginate prima e dove la ragione non poteva seguirla.
Per scrivere bisogna avere l’anima intrisa un po’ di dolore. Non tanto, che poi ti soffoca e non riesci a venirne fuori. Appena appena. Quel tanto da averti spellato un po’ l’anima, a vivo, così ogni cosa non scivola, ma si assorbe, goccia a goccia. E a gocce lasci che venga fuori e ogni piccola ferita diventa cicatrice. Diventa amore.
M’innamorai della sua anima, e poi scoprii che il suo corpo era un premio aggiunto!
Il bisogno di scrivere sulla mia anima, ciò che ho nell’anima.
È dal sorriso che si intuisce il valore di un’anima.
Le canzoni sono i ricordi dell’anima.
Tutto ciò gli faceva ricordare quel che era avvenuto l’anno scorso, in quell’albergo della cittadina di provincia, al letto di morte di suo fratello Nikolaj. Quella era una sventura e questo, del parto, invece era un avvenimento lieto. Ma tutt’e due le cose erano fuori dalle condizioni ordinarie di vita, erano come spiragli dai quali si vedeva una luce superiore. E l’anima, contemplando questa luce superiore, si eleva ad altezze neppure immaginate prima e dove la ragione non poteva seguirla.
Per scrivere bisogna avere l’anima intrisa un po’ di dolore. Non tanto, che poi ti soffoca e non riesci a venirne fuori. Appena appena. Quel tanto da averti spellato un po’ l’anima, a vivo, così ogni cosa non scivola, ma si assorbe, goccia a goccia. E a gocce lasci che venga fuori e ogni piccola ferita diventa cicatrice. Diventa amore.
M’innamorai della sua anima, e poi scoprii che il suo corpo era un premio aggiunto!
Il bisogno di scrivere sulla mia anima, ciò che ho nell’anima.
È dal sorriso che si intuisce il valore di un’anima.
Le canzoni sono i ricordi dell’anima.
Tutto ciò gli faceva ricordare quel che era avvenuto l’anno scorso, in quell’albergo della cittadina di provincia, al letto di morte di suo fratello Nikolaj. Quella era una sventura e questo, del parto, invece era un avvenimento lieto. Ma tutt’e due le cose erano fuori dalle condizioni ordinarie di vita, erano come spiragli dai quali si vedeva una luce superiore. E l’anima, contemplando questa luce superiore, si eleva ad altezze neppure immaginate prima e dove la ragione non poteva seguirla.
Per scrivere bisogna avere l’anima intrisa un po’ di dolore. Non tanto, che poi ti soffoca e non riesci a venirne fuori. Appena appena. Quel tanto da averti spellato un po’ l’anima, a vivo, così ogni cosa non scivola, ma si assorbe, goccia a goccia. E a gocce lasci che venga fuori e ogni piccola ferita diventa cicatrice. Diventa amore.
M’innamorai della sua anima, e poi scoprii che il suo corpo era un premio aggiunto!
Il bisogno di scrivere sulla mia anima, ciò che ho nell’anima.
È dal sorriso che si intuisce il valore di un’anima.
Le canzoni sono i ricordi dell’anima.