Gabriella Stigliano – Anima
Non conoscerò mai fino in fondo la mia anima perché le manca il pezzo più luminoso.
Non conoscerò mai fino in fondo la mia anima perché le manca il pezzo più luminoso.
Il manto bianco copre solo la nuda terra e confonde le dimore di coloro che a essa, nudi, sono tornati. E tu, che da millenni taci, non credere che basti il suo candore per ovattare e ottundere tutta l’umana miseria.
Noi persone sensibili sogniamo qualcuno come noi, capace di “sentire” oltre. Capace di leggere giù, in fondo all’anima. Siamo delicati fiori in attesa di sbocciare.
Grandi spazi occupati da vite che si riducono alla fine a consumare le loro esistenze rinchiusi in una lacrima.
Raccolgo frammenti ormai inesistenti, futuri inetti e presenti d’angoscia. Non rivivrò l’immagine distorta a lungo,…
Lo specchio è l’unico capace di confondere l’io con il tu.
Ho paura di scoprire veramente chi sono, un’operaia di follie.