Antonietta Corvaglio – Anima
Quando cessate di pensare alla vostra gioia: l’avete trovata!
Quando cessate di pensare alla vostra gioia: l’avete trovata!
Specchi riflessi come una tenda nel lago al tramonto, con le stelle, mille occhi che osservano. Vorrei scappare dalle pietre nere, ma quando il sole sorge, voglio restare. Sogno un fresco paradiso senza spine. Sogno l’incanto della vita perduta. E noto il guardiano con un velo di velluto da porgere sulle mie spalle. La tenerezza, una rosa potente tra i cespugli di un prato blu. Piccole, ingenue gocce di rugiada, mi accarezzano i petali. Vorrei essere il disegno di un pittore surreale. Ma rimango prospera. Una conchiglia con una perla intensa e silenziosa, un cuore ardente. E sul viso, sulle labbra, un palpitar di luce sopra un acqua limpida.
La parte più dura di noi stessi è conoscerci e capirci.Per poi pregare di venir cambiato da chi ti ha portato a farti un esame di coscienza con questo intento; vedendoti desideroso volerti elevare.
Ci sono sensazioni che solo l’anima sa spiegare. Una di queste è la speranza.
I rimpianti sono le lacrime dell’anima.
E c’è un pensiero che ha “bussato” alla tua porta e ti sta chiedendo solo di ascoltarlo. Lascialo parlare, tanto non c’è verso di dormire, perché tu sai che è un pensiero che non lascerai morire. Ascoltalo, ti parlerà e ti indicherà la strada. Chiudi gli occhi: ne sentirai il respiro, dolcissimo, ne sentirai il suono che ti darà la pace. Fanne tesoro, ricomincia il viaggio, riprendi i tuoi colori, c’è ancora un compito da terminare.
Se a parlare è l’anima pura, dalla bocca uscirà solo la verità.