Vasilij Kandinskij (Kandinsky) – Arte
L’arte oltrepassa i limiti nei quali il tempo vorrebbe comprimerla, e indica il contenuto del futuro.
L’arte oltrepassa i limiti nei quali il tempo vorrebbe comprimerla, e indica il contenuto del futuro.
Vinta non fosti dal logorante tempo.
Che cos’è l’arte? Manifestazione della propria sensibilità perché espressione di ciò che con i nostri occhi e i nostri sensi vediamo, ascoltiamo, percepiamo, ma che realmente non esiste. Nell’opera d’arte gli diamo poi esistenza.
Tra genio e follia. Non dormo perché voglio dipingere. Dipingo perché non voglio dormire il principe degli gnomi.
Se si parla di pittura sono d’obbligo Magritte, Permeke e, subordinatamente, Topor. Da evitare Picasso, e persino Pollok, forse anche Rauschenberg e Wahrol. Ammessi invece Kandinsky e Klee; semmai un patetico ricordo di Cy Twombly del periodo romano. Ottimo è, per l’Ottocento, confessare un debole per De Nittis e Boldini, persino per Michetti, e ovviamente per Fattori. Si va sempre bene ora con Boccioni, Balla, il primo Carrà. Fra gli scultori, con Moore non si sbaglia mai; glissare su Manzù e semmai ostentare una qualche nostalgia per Medardo Rosso. Se si parla di musica, evitare gli ovvi entusiasmi per Bach, Beethoven, Mozart; Debussy è sempre ottimamente quotato. Con Mahler si va sul sicuro. Ma Schonberg, la dodecafonia, e persino Nono sono argomenti rischiosi, meglio evitare. Ora si è invece tranquilli con Respighi. All’ovvio Verdi è sempre preferibile Donizetti, se non addirittura Puccini. Con Rossini non si sbaglia mai.
L’arte è il ricamo dei pennelli sul telaio dell’anima.
Il valore artistico è riconoscibile da chiunque sia dotato di sensibilità; lo percepisce anche quando non riesce a comprenderlo del tutto. I molti però si fermano al gusto e buttano via universi interi.