Anna Pavliv – Ateismo
Credere in Dio, ci distrae solo nel credere in noi.
Credere in Dio, ci distrae solo nel credere in noi.
Perché essere credenti per definirsi esseri viventi?
– Mi spiace, non ho religione, non mi interessa.- Ma bisogna credere!- Io non credo né a chi dice “bisogna” né a chi dice “credi”.
L’impero patologico della pulsione di morte si cura […] con un lavoro filosofico su di sé. Un’introspezione ben condotta ottiene che arretrino i sogni e i deliri di cui si nutrono gli dèi. L’ateismo non è una terapia, ma una salute mentale recuperata.
Anche il non credere è, alla sua maniera, una credenza.
Chissà se alla fine l’ateo rimane tale anche all’avvicinarsi della morte, e non si faccia convincere dalla paura che nella fede è meglio credere.
L’unica cosa a cui credo è che è impossibile credere in un essere superiore. Vista…