Blaise Pascal – Ateismo
Gli atei devono dire cose perfettamente chiare. Ora, non è affatto chiaro che l’anima sia materiale.
Gli atei devono dire cose perfettamente chiare. Ora, non è affatto chiaro che l’anima sia materiale.
La natura, voi dite, è del tutto inesplicabile senza un Dio. In altri termini, per spiegare ciò che capite ben poco, avete bisogno di una causa che non capite affatto.
Chissà se alla fine l’ateo rimane tale anche all’avvicinarsi della morte, e non si faccia convincere dalla paura che nella fede è meglio credere.
Siamo abbastanza adulti per capire che “Babbo Natale” non esiste. Quanto ancora dobbiamo crescere per…
Per buttare fango sugli atei i credenti devono mettere in mezzo il comunismo, invece gli atei non devono tirare in ballo cose esterne, perché la storia criminale del cristianesimo si basa sul cristianesimo stesso.Se la fonte di un ateismo violento è il comunismo, la fonte di un cristianesimo violento è la Bibbia stessa, il primo a chiedere massacri è proprio il Signore degli eserciti.
Noi conosciamo la Verità non soltanto con la ragione, ma anche con il cuore. In quest’ultimo modo conosciamo i princípi primi; e invano il ragionamento, che non vi ha parte, cerca d’impugnare la certezza. I pirroniani, che non mirano ad altro, vi si adoperano inutilmente. Noi, pur essendo incapaci di darne giustificazione razionale, sappiamo di non sognare; e quell’incapacità serve solo a dimostrare la debolezza della nostra ragione, e non come essi pretendono, l’incertezza di tutte le nostre conoscenze. Infatti, la cognizione dei primi princípi – come l’esistenza dello spazio, del tempo, del movimento, dei numeri -, è altrettanto salda di qualsiasi di quelle procurateci dal ragionamento. E su queste conoscenze del cuore e dell’istinto deve appoggiarsi la ragione, e fondarvi tutta la sua attività discorsiva. (Il cuore sente che lo spazio ha tre dimensioni e che i numeri sono infiniti; e la ragione poi dimostra che non ci sono due numeri quadrati l’uno dei quali sia doppio dell’altro. I princípi si sentono, le proposizioni si dimostrano, e il tutto con certezza, sebbene per differenti vie). Ed è altrettanto inutile e ridicolo che la ragione domandi al cuore prove dei suoi primi princípi, per darvi il proprio consenso, quanto sarebbe ridicolo che il cuore chiedesse alla ragione un sentimento di tutte le proposizioni che essa dimostra, per indursi ad accettarle.
Essendone alterata la vera natura, tutto diventa la sua natura; come, essendo perduto il vero bene, tutto diventa il suo vero bene.