Richard Dawkins – Ateismo
Non bisogna scusarsi di essere atei. Bisogna, al contrario, andarne fieri, a testa alta, perché “ateismo” significa quasi sempre sana indipendenza di giudizio e, anzi, mente sana tout court.
Non bisogna scusarsi di essere atei. Bisogna, al contrario, andarne fieri, a testa alta, perché “ateismo” significa quasi sempre sana indipendenza di giudizio e, anzi, mente sana tout court.
Ci sono due facce del non credere in Dio. La prima è il vero ateismo, non credere che ci sia qualcosa di più grande di noi, la seconda è il non credere a tutti quelli che dicono di parlare per mezzo di Dio, dicono che dobbiamo donare quel poco che abbiamo mentre loro sono così ricchi da sfamare migliaia di persone per chissà quanti anni, questa è ipocrisia ed io non la accetterò mai.
Ringrazio il buon Dio di avermi fatto diventare ateo.
L’italiano medio è più fedele verso la sua fede calcistica piuttosto che verso quella religiosa, legge molti giornali sportivi, mentre raramente tocca i testi sacri e rispetta di più le regole del calcio che quelle di Dio. La cosa ironica è che si lamenta per la “blasfemia” degli atei, quando lui è il primo a fregarsene del volere del suo padre immaginario.
Dirò solamente in generale che tutto quel che dicono gli atei per impugnare l’esistenza di…
Polvere siamo, polvere diventeremo e anch’io non mi sento in grande spolvero.
Nella Bibbia Dio fa sbranare una quarantina di bambini da due orse, solo perché avevano osato prendere in giro un uomo per la sua calvizie.Considerando che questo gesto di “grande amore” dimostra un leggero velo di cattiveria, mi viene da pensare che anche Dio abbia pochi capelli.