Anna Maria D’Alò – Benessere e bellezza
La bellezza non è sempre nel particolare e neppure nell’insieme, la bellezza è ciò che piace, perché era già in te quel seme che ti ha condotto al suo frutto.
La bellezza non è sempre nel particolare e neppure nell’insieme, la bellezza è ciò che piace, perché era già in te quel seme che ti ha condotto al suo frutto.
Non puoi sfiorare un corpo senza accarezzare anche la sua anima.
La libertà è evadere dai muri delle proprie paure.
Le farfalle appena scolpite sono fiori che volano dalle mani dell’artista per approdare sulle pareti…
O natura santa! Io non so cosa mi avvenga quando alzo i mie occhi dinnanzi la tua bellezza, ma tutta la gioia del cielo è nelle lacrime che piango per te, come l’amante alla presenza dell’amata.
La voce della bellezza parla a voce bassa.
La vita che non si comprende la chiamiamo destino, ma ci costruisce una cornice vuota in cui noi siamo gli unici artefici nel dipingere il nostro capolavoro.
Non puoi sfiorare un corpo senza accarezzare anche la sua anima.
La libertà è evadere dai muri delle proprie paure.
Le farfalle appena scolpite sono fiori che volano dalle mani dell’artista per approdare sulle pareti…
O natura santa! Io non so cosa mi avvenga quando alzo i mie occhi dinnanzi la tua bellezza, ma tutta la gioia del cielo è nelle lacrime che piango per te, come l’amante alla presenza dell’amata.
La voce della bellezza parla a voce bassa.
La vita che non si comprende la chiamiamo destino, ma ci costruisce una cornice vuota in cui noi siamo gli unici artefici nel dipingere il nostro capolavoro.
Non puoi sfiorare un corpo senza accarezzare anche la sua anima.
La libertà è evadere dai muri delle proprie paure.
Le farfalle appena scolpite sono fiori che volano dalle mani dell’artista per approdare sulle pareti…
O natura santa! Io non so cosa mi avvenga quando alzo i mie occhi dinnanzi la tua bellezza, ma tutta la gioia del cielo è nelle lacrime che piango per te, come l’amante alla presenza dell’amata.
La voce della bellezza parla a voce bassa.
La vita che non si comprende la chiamiamo destino, ma ci costruisce una cornice vuota in cui noi siamo gli unici artefici nel dipingere il nostro capolavoro.