Flavia Ricucci – Carità
Ancora oggi, fuori dal medioevo, chi prega porta il peso del travaglio dell’umanità in cammino!”Est douce la promenade sur ton travaille”, mi paghi vitto e alloggio anch’io cammino.
Ancora oggi, fuori dal medioevo, chi prega porta il peso del travaglio dell’umanità in cammino!”Est douce la promenade sur ton travaille”, mi paghi vitto e alloggio anch’io cammino.
Dispiace a tutti, però poi non frega niente a nessuno!
Io non mi chiedo a quante personefaccia piacere ciò che sto facendo.Io mi chiedo a quante personefaccia bene ciò che sto facendo.La differenza è netta!La risposta?
La carità è borghese, è un costume rabberciato, indossato per l’occasione, squallida come un signorotto che si toglie i guanti nel bel mezzo della piazza, mette le mani in tasca e lascia scivolare qualche spiccio nel cappello del barbone, guardandosi bene dallo stringere la mano o toccarlo. La carità è una beffa, sostituisce gli stati sui diritti che dovrebbe assicurare, ma non sostituisce la dignità e assicura lunga vita ai disonesti.
Ciò che siamo è un dono di Dio per ciascuno di noi. Ciò che diventiamo è il nostro dono a Dio.
Poche cose riescono a riempirci interiormente, quanto il metterci a disposizione del prossimo.
Il rumore del silenzio è un bambino che muore di fame.