Edvania Paes – Cielo
È proprio una strana primavera, questa. Il sole si fa vedere in tutto il suo splendore per poi nascondersi nel suo guscio.
È proprio una strana primavera, questa. Il sole si fa vedere in tutto il suo splendore per poi nascondersi nel suo guscio.
Il cielo si fonde spesso col mare perché l’immenso è diviso soltanto dal nostro modo di vedere. Se l’animo umano rinunciasse ad ogni forma di confine e regola, scopriremmo che siamo parte di un immenso che per ora possiamo solo immaginare.
Mentre le promesse si dilatano il tempo stringe.
Guardo il cielo notturno come Virgilio poeta nelle ultime ore di vita ma a differenza del maestro antico non conosco le costellazioni, non distinguo il sagittario dallo scorpione, mi vergogno dell’ignoranza accumulata nel corso degli anni. Vedo solo innumerevoli stelle più luminose del solito.
Appoggerò quel mio sguardo al cielo dove immaginandoti il tuo profumo ricorderò e tra spuma…
Questo mondo è un manicomio dove tutti cerchiamo di sembrare normali o dottori.
Abbiamo troppe macchine per poche strade. Molte bocche per poco pane. Troppe parole per per poche azioni. Molte banche per poco denaro. Troppo amore per pochi cuori. Molti parenti per pochi fratelli e tropi vorrei per pochi “voglio”.