Michele Gentile – Cielo
Ti adoro notte, in dolce alcova di tormenti accarezzi questo mio silenzio senza promesse.
Ti adoro notte, in dolce alcova di tormenti accarezzi questo mio silenzio senza promesse.
Contemplo il cielo, perché questa triste aria, velata di nebbia sottile? Perché il sole inchina davanti a quest’infinito lacrimoso, e non raggia su di noi, per quale colpa?
E poi fuggo via veloce, lontano da me, braccato da una muta di doveri bastardi.
A fare un cielo non ci vuole poi tanto, basta il cuore con gocce di anima per assaporare la felicità.
Non bisogna mai camminare a testa bassa,perché lassù, nel cieloc’è sempre una stella che brilla…
Le lagnanze sono i tributi più frequenti che il Cielo riceva.
Viviamo tutti sotto il medesimo cielo, ma non tutti abbiamo lo stesso orizzonte.