Giulio Castronovo – Cielo
Se non volgi il tuo sguardo al cielo non vedrai mai una stella cadente.
Se non volgi il tuo sguardo al cielo non vedrai mai una stella cadente.
E poi ci sono quelle persone che non abbiamo più al nostro fianco. Quelle che non ci stringeranno più in un abbraccio, non ci tenderanno più la loro mano. Non incroceremo più i loro occhi o i loro sorrisi. Sono gli angeli del cuore, le stesse più belle della notte e i raggi più splendenti del sole. Ciao angeli.
Non penso che Dio abbia alzato la sua mano con ira contro di me perché voleva salvare i suoi figli dai miei sogni. Essi non riguardavano né Lui né i suoi, ma solo chi li aveva sognati, per questo l’invidia di un padre che falsifica il merito, che ama i figli e per loro vuole le primizie. Dunque, erano la bellezza e la luminosità senza pari che hanno attirato gli angeli come mosche, per immetterle nel Mondo e raddoppiare la forza, la lucentezza dei sogni dei figli. In fondo, quello che fa girare l’universo, è la ciccia. Ma avere troppo, per la luce, ha i suoi lati distruttivi. Se questa Luce è immessa in un Mondo, si consuma nella vastità troppo grande di questa energia, diventa la malattia di cui esso morirà, in cui si replicherà, insieme ai creatori e agli angeli, a Dio e al Diavolo, che ne fanno parte.
Il bello del cielo sono proprio le nuvole, un profondo celeste macchiato da un puro…
Questi pensieri sono rivolti a te che non sai di esserci, a te che non…
Il caso è l’abito che Dio indossa quando vuole lavorare indisturbato sulla terra.
Perché non vivo più, perché mi manchi tu e questo cielo blu non lo posso sopportare mai, mai, mai… Non ti posso perdonare mai!