Giuseppe Catalfamo – Cielo
Chissà cosa c’è là fuori, dopo l’universo.
Chissà cosa c’è là fuori, dopo l’universo.
Mi viene meglio descrivere sentimenti turpi,quelli “belli” li provo.
La vita media del maschietto europeo si aggira sui 75 anni.Se abitualmente usa telefonino, computer e televisione in realtà diventano 35.
Ancor più d’ogni religione, d’ogni idolo o feticcio,la creazione in assoluto con più proseliti dell’uomo “sociale”,è l’invenzione dell'”Anima”.Financo l’assassino per vezzo, il più truce criminale,l’innominabile stupratore pedofilo pensa d’averne una.Pensiero spesso supportato dalla stadera della giustizia!
Vorrei questa notte una stella nel vasto cielo nero per guardare il mondo da lontano, il mio mondo chiamato Terra. Molte stelle brillano nel cielo alcune attraversano velocemente l’arco celeste e spariscono nel vuoto, altre brillano tremule e timide a volte sembrano arrossire. La luna non si vede, ma la sua luce si! Ogni piccola luce è una lacrima che il vento asciuga nel cielo e rimane li ad illuminare la vita. Quante preghiere e lacrime sotto la tua luce. Io sono come una stella cadente alla ricerca della felicità. Ogni piccolo fremito è un desiderio che giunge a loro che rimarrà scritto con inchiostro argentato. Questa notte di stelle non è un artificio, non è una chimera è la mia notte, sono le mie stelle. Oh! Notte di stelle! Fate che questa luce dei sogni sia per me la guida per sognare e per vivere.
Osservare il cielo è il piacere di perdersi in un colore infinito colmo di nulla.
“Il tempo delle mele” è passato, si potrebbe affermare con un po’ di malinconia satirica che ci sono rimasti i torsoli.Trovo però che ci sono innumerevoli torsoli che sono morbidi e dolci da assaporare e mordicchiare per ore ed ore… l’importante è non passare alle prugne!