Sabrina La Rosa – Comportamento
È un mio limite, non posso negarlo. Se mi dimostri affetto, ti do anche l’anima, mi spoglio di ciò che è mio per dimostrarti che ci tengo. Ma se ti scopro falso, non ti perdono neanche fra un milione di anni.
È un mio limite, non posso negarlo. Se mi dimostri affetto, ti do anche l’anima, mi spoglio di ciò che è mio per dimostrarti che ci tengo. Ma se ti scopro falso, non ti perdono neanche fra un milione di anni.
Per trattare di comportamento, è necessario incontrare le diversità delle culture. Di tutte, per quanto suoni utopico, visto il “villaggio globale”. Non è invito al dialogo, espressione talmente abusata che criticarla è un vezzo. È invito a vergognarsi dell’uso abnorme e sconsiderato, arrogante e spregiudicato del concetto di etnia, che riduce i popoli a entità geografiche, a reperti esotici di cui disporre a piacimento.
Onora sempre lo sconfitto e avrai ottenuto una doppia vittoria, una fuori e l’altra dentro te stesso.
Per cambiare storia o ballo basta cambiare il burattinaio.
O Pamela, questo è il bene dell’essere dimezzato: il capire d’ogni persona e cosa al mondo la pena che ognuno e ognuna ha per la propria incompletezza. Io ero intero e non capivo, e mi muovevo sordo e incomunicabile tra i dolori e le ferite seminati dovunque, là dove meno da intero uno osa credere. Non io solo, Pamela, sono un essere spaccato e divelto, ma tu pure e tutti. Ecco ora io ho una fraternità che prima, da intero, non conoscevo: quella con tutte le mutilazioni e le mancanze del mondo. Se verrai con me, Pamela, imparerai a soffrire dei mali di ciascuno e a curare i tuoi curando i loro.
La prima cosa che distingue un’azione da una reazione è la consapevolezza.
Sono una persona coerente, soprattutto nelle mie scelte. Quindi se ti mando a quel paese ci rimani non solo oggi, ma anche domani.