Germana Fiore – Comportamento
Non mi fido quando mi si dice una cosa tramite messaggio, mi fido di più quando ascolto la voce, perché dal suo tono capisco se è sincera oppure no, e l’istinto non mi ha mai ingannato.
Non mi fido quando mi si dice una cosa tramite messaggio, mi fido di più quando ascolto la voce, perché dal suo tono capisco se è sincera oppure no, e l’istinto non mi ha mai ingannato.
È malagevole mangiare a tavola senza sedia.
Rifletto sempre sul passato, sul presente… sul divano.
Ci sono deserti che devono essere necessariamente attraversati a piedi sotto l’ardente sole e le…
Per vivere in tranquillità necessita moderazione.
Aprire bocca solo per rilasciare offese è sinonimo di grande insicurezza. La certezza di se stessi non sente il bisogno di offendere gli altri.
“Miagolare l’idioma degli umani è tabù”.Così recitava la legge dei gatti, e non perché loro non avessero interesse a comunicare. Il grosso rischio era nella risposta che avrebbero dato gli umani. Cosa avrebbero fatto con un gatto parlante? Sicuramente lo avrebbero chiuso in una gabbia per sottoporlo a ogni genere di stupidi esami, perché in genere gli umani sono incapaci di accettare che un essere diverso da loro li capisca e cerchi di farsi capire. I gatti sapevano, per esempio, della triste sorte dei delfini, che si erano comportati in modo intelligente con gli umani e così erano stati condannati a fare i pagliacci negli spettacoli acquatici. E sapevano anche delle umiliazioni a cui gli umani sottopongono qualsiasi animale che si mostri intelligente e ricettivo con loro. Per esempio i leoni, i grandi felini, obbligati a vivere dietro le sbarre e a vedersi infilare tra le fauci la testa di un cretino; o i pappagalli, chiusi in gabbia a ripetere sciocchezze. Perciò miagolare nel linguaggio degli umani era un grandissimo rischio per i gatti.