Michela Strega – Comportamento
Nascondo la mia tristezza del mio dolore non per vergogna, ma perché chi mi ha fatto del male non possa godere anche di questo.
Nascondo la mia tristezza del mio dolore non per vergogna, ma perché chi mi ha fatto del male non possa godere anche di questo.
Certe persone sono proprio come il cubo di Rubik. Hanno tante facce e sono fastidiosamente…
Dolce; sì. Affettuosa, molto. Passionale, da morire. Stronza, si se ferita. Determinata, sempre. Vendicativa, no! Preferisco l’indifferenza. Quella uccide anche i più forti.
Si chiama rispetto non solo quando parla di te. Si chiama rispetto anche quando si parla degli altri. Si chiama rispetto quando oltre che nominarlo lo porti come esempio attraverso un comportamento adeguato. Le parole non servono e soprattutto non bastano se poi alle spalle è un coltello che hai tra le mani e non il “rispetto”!
Ci vuole tempo per tutto e soprattutto pazienza; Quella che non ho più io. Troppe…
Non sono la tipica serratura che si fa chiavare da tutti.
Non sempre i nostri rapporti hanno a che fare soltanto con livelli razionali e con persone reali. Anzi, capita spesso che il nostro interlocutore, che sia un figlio, un partner, un amico, un collega di lavoro o un capo, rappresenti simbolicamente un altro soggetto, generalmente della nostra infanzia e con il quale avremmo dei “conti da regolare”. Tenderemo a risparmiare la figura originaria e a riversare i risentimenti su un bersaglio sostitutivo, ossia contro una delle su accennate figure.