Alexandre Cuissardes – Comportamento
Quando diciamo che vogliamo toglierci un pensiero dalla testa spesso è soltanto perché dobbiamo fare posto agli altri.
Quando diciamo che vogliamo toglierci un pensiero dalla testa spesso è soltanto perché dobbiamo fare posto agli altri.
E, tanto per cominciare, chi non sa che la prima età dell’uomo è per tutti di gran lunga la più lieta e gradevole?Ma che cosa hanno i bambini per indurci a baciarli, ad abbracciarli, a vezzeggiarli tanto che, persino il nemico presta loro soccorso?Che cosa, se non la grazia che viene dalla mancanza di senno, quella grazia che la provvida natura s’industria d’infondere nei neonati perché con una sorta di piacevole compenso possano addolcire le fatiche di chi li alleva e conciliarsi la simpatia di chi deve proteggerli?E l’adolescenza che segue l’infanzia, quanto piace a tutti, quale sincero trasporto suscita, quali amorevoli cure riceve, con quanta bontà tutti le tendono una mano!Ma dove, di grazia, questa benevolenza per la gioventù? Di dove, se non da me? È per merito mio che i giovani sono così privi di senno; è per questo che sono sempre di buon umore. Mentirei, tuttavia, se non ammettessi che appena sono un po’ cresciuti, e con l’esperienza e l’educazione cominciano ad acquisire una certa maturità, subito sfiorisce la loro bellezza, s’illanguidisce la loro alacrità, s’inaridisce la loro attrattiva, vien meno il loro vigore. Quanto più si allontanano da me, tanto meno vivono, finché non sopraggiunge la gravosa vecchiaia, la molesta vecchiaia, odiosa non solo agli altri, ma anche a se stessa. Nessuno dei mortali riuscirebbe a sopportarla se, ancora una volta, impietosita da tanto soffrire non venissi in aiuto io […]. Se poi qualcuno vuol sapere come opero questa trasformazione, neppure su questo farò misteri.Conduco i vecchi alla fonte della mia ninfa […]. Lì, bevute a grandi sorsi le acque dell’oblio, un poco alla volta, dissipati gli affanni, torneranno bambini.
Colui che vuol dimenticare è chi non ha mai vissuto, perché ciò che si vive ci rimane dentro e non andrà mai via, anche fosse il più brutto dei ricordi.
Mai perdere tempo con gentaglia che fa delle sue presunte insicurezze un alibi per fare il cazzo che gli pare, senza alcun rispetto per i sentimenti altrui. Quindi via le persone che fanno le vittime, cianciano di rispetto e bei sentimenti, e poi sono le prime a mettertelo nel culo. Se non puoi provare coi fatti le tue parole, sarebbe buona cosa tacere. Ti assicuro, avresti fatto più bella figura.
Gente che si riempie la bocca di parole di cui non ne conosce nemmeno il significato: ti amo, sei la mia vita, senza te non posso stare. E poi ti voltano le spalle e spariscono senza una spiegazione.
Facile fuggire, difficile affrontare.
Per noi i politici oggi hanno il dovere di tacere. Loro invece si sentono il diritto di parlare.