Giuseppe Cepparulo – Abilità
Oggi, finalmente, ho capito che siamo tutti diversi. C’è chi ha la bellezza, chi ha il talento, chi ha il denaro, e poi ci sono io, che ho il sonno!
Oggi, finalmente, ho capito che siamo tutti diversi. C’è chi ha la bellezza, chi ha il talento, chi ha il denaro, e poi ci sono io, che ho il sonno!
Mollare la presa vuol dire temere di meno e amare di più.
Io sono il vero Anfitrione.
Essere abile non vuol dire saltare come una gazzella, ma scavalcare ad agio gli ostacoli giornalieri.
Chi bene inizia il percorso ha già realizzato.
Conosco una persona insoddisfatta, una persona che ha dei desideri, ma non riesce a raggiungerli, perché li vuole troppo e lotta con la testa per volerli e così si stanca, e non ragiona più. Qui scatta l’abilità di volere, senza quella la volontà rimane semplice volontà.
Il tempo in cui viviamo oggi tende a consumarci dal consumismo a smaterializzarci dalla ricerca disperata di aggiungere materia alla materia, apparenza all’apparenza, esasperazione nella ricerca del concetto comune e trainate di ciò che è e di ciò che non è riconosciuto dai più, consumazione dei giorni passati nell’inettitudine di un’apparenza ingannevole e meramente priva di supporti nelle relazioni umane e comportamentali.L’abilità sta nel trovare il “canale conduttore” che delinei i marcatori essenziali per la sopravvivenza a tutto ciò; ognuno deve trovare il suo attraverso la differenziazione, la non omologazione comune, l’originalità dell’accettazione dell’essere come si è con il perseguimento della “differenziazione” che ognuno, nel suo piccolo può ottenere sia egli un nobile borghese o un mercante di stracci.L’abilità sta nell’essere uomini nel momento in cui “l’uomo”, (sia egli donna o uomo), smette di essere tale nei nostri confronti e di esserlo con forza nuova quando vi è un confronto alla pari con i propri simili.L’abilità è un mezzo: non un fine!