Michelangelo Da Pisa – Comportamento
Ho smesso di fidarmi, confidarmi, affidarmi, sfidarmi. Ho riposto le armi e iniziato ad amarmi.
Ho smesso di fidarmi, confidarmi, affidarmi, sfidarmi. Ho riposto le armi e iniziato ad amarmi.
Spesso la gente crede di sapere di te ciò che neppure tu conosci.
Non so come, ma riesco immancabilmente a donare il mio cuore sempre alle persone sbagliate…
Incontrare la delicatezza dopo una vita di tormenti è come il bagliore improvviso all’uscita di un lungo tunnel. Gli occhi, come l’animo, devono abituarsi alla luce.
Giungi al punto in cui ti stanchi persino di porti domande. E tutti quei punti interrogativi si capovolgono per diventare ganci ai quali appendere ad asciugare i propri dubbi.
Il dire sano non chiede mano, cammina solodove scorge volo.
Nessun rispetto per chi augura del male agli altri. Non si paga il dolore con altrettante ferite. È da vigliacci, da “conigli del cuore”. Augura del bene, sii coraggioso. Augura momenti di riflessione, di silenzi con cui mettersi “in ascolto”. Augura lucidità alla gente che ti ha ferito. Quelle lucidità che porta a capire, comprendere, vivere nell’anima il tuo dolore. Augura questo a chi ti ha fatto male. Vale più di uno schiaffo, di una sporca maledizione. Augura il coraggio di comprendere e proferire la parola “Scusa”.