Michele Sannino – Comportamento
Un mattone, due mattoni, tre, quanto, cinque. Per tutte le volte che me li hai tirati addosso ho eretto un muro e non potrai mai più farmi male.
Un mattone, due mattoni, tre, quanto, cinque. Per tutte le volte che me li hai tirati addosso ho eretto un muro e non potrai mai più farmi male.
Non chiedetemi di dimenticare, sarebbe come smettere di pensare.
Bisogna cercar di non portare per lungo tempo un risentimento verso chi ci ha ferito, bisogna trovare quella serenità che ci permette di vivere bene e lasciando in noi vivere il ricordo di chi non c’è più ricordando di aver trascorso con quella persona momenti di vita emozioni che in quel momento ti hanno dato felicità.
L’affetto apre l’ingegno e rende luminose le menti.
Il cambiamento non è al minimo variar del copione di vita, non avviene repentinamente, ma…
Se sei cinico non fingere bontà plastificata, se sei sensibile non nasconderlo sotto corazze di creta, se provi odio non mascherarlo con finti sorrisi, se hai paura non cercare sicurezze claudicanti, se vuoi urlare, cantare, parlare, ballare da solo, fallo senza guardarti attorno. Ho imparato che spogliarsi del giudizio altrui ed essere nudi, nudi d’animo, è quello che più si avvicina alla libertà.
Credevo di essere libero, ma ero solo libero di crederlo.