Elizabeth Gilbert – Comportamento
Se vuoi conoscere veramente una persona, chiedigli il divorzio!
Se vuoi conoscere veramente una persona, chiedigli il divorzio!
Forse riuscirei a dare il meglio di me, se non dovessi sopportare il peggio degli…
I miei pensieri come pesci in una boccia d’acqua, senza spigoli, senza pareti, girano su se stessi guardano fuori ogni tanto intimoriti da una realtà deformata.
Ci sono troppi omicidi nella finzione cinematografica e letteraria e troppo pochi nella vita di tutti i giorni.
Se rifiuterai una sensazione senza ben distinguere fra ciò ch’è dovuto a opinione, ciò che attende conferma, ciò ch’è presente con evidenza in base a sensazione o ad affezione o a un qualunque atto di intuizione rappresentativa della mente, finirai col confondere anche le altre sensazioni con opinione vana, e non riuscirai più ad usare alcun criterio di giudizio. E se nelle nozioni fondate sull’opinione tu farai valere ugualmente sia ciò che attende conferma sia ciò che non riceve conferma, non potrai sfuggire all’errore, perché non ti sarai liberato assolutamente dall’ambiguità nel giudizio circa la verità o falsità di una conoscenza.
Ci sono profili in cui leggi solo: buon giorno, buona sera, buon appetito e buonanotte.Se vuoi essere sicuro di essere salutato, vai da loro.Ci sono profili che fanno il copia incolla di quelle frasi trovate su google e se vuoi risparmiare tempo a cercarle, vai da loro.Ci sono profili che condividono tette e pornografia.Se vuoi farti un lavoretto da solo vai da loro.Ci sono profili che ti raccontano tutto quello che fanno durante la giornata e se sei impiccione sai di che soddisfarti.Ci sono profili che ti riempiono di tutte le disgrazie che ci sono nel mondo e se vuoi farti venire la depressione vai da loro.Ci sono profili che sono pieni di poesie che ti senti un santo tra le madonne.Ci sono rarissimi profili dove la persona è equilibrata e stai bene.
Un essere che si abitua a tutto. Ecco, credo, la migliore definizione dell’uomo.
Forse riuscirei a dare il meglio di me, se non dovessi sopportare il peggio degli…
I miei pensieri come pesci in una boccia d’acqua, senza spigoli, senza pareti, girano su se stessi guardano fuori ogni tanto intimoriti da una realtà deformata.
Ci sono troppi omicidi nella finzione cinematografica e letteraria e troppo pochi nella vita di tutti i giorni.
Se rifiuterai una sensazione senza ben distinguere fra ciò ch’è dovuto a opinione, ciò che attende conferma, ciò ch’è presente con evidenza in base a sensazione o ad affezione o a un qualunque atto di intuizione rappresentativa della mente, finirai col confondere anche le altre sensazioni con opinione vana, e non riuscirai più ad usare alcun criterio di giudizio. E se nelle nozioni fondate sull’opinione tu farai valere ugualmente sia ciò che attende conferma sia ciò che non riceve conferma, non potrai sfuggire all’errore, perché non ti sarai liberato assolutamente dall’ambiguità nel giudizio circa la verità o falsità di una conoscenza.
Ci sono profili in cui leggi solo: buon giorno, buona sera, buon appetito e buonanotte.Se vuoi essere sicuro di essere salutato, vai da loro.Ci sono profili che fanno il copia incolla di quelle frasi trovate su google e se vuoi risparmiare tempo a cercarle, vai da loro.Ci sono profili che condividono tette e pornografia.Se vuoi farti un lavoretto da solo vai da loro.Ci sono profili che ti raccontano tutto quello che fanno durante la giornata e se sei impiccione sai di che soddisfarti.Ci sono profili che ti riempiono di tutte le disgrazie che ci sono nel mondo e se vuoi farti venire la depressione vai da loro.Ci sono profili che sono pieni di poesie che ti senti un santo tra le madonne.Ci sono rarissimi profili dove la persona è equilibrata e stai bene.
Un essere che si abitua a tutto. Ecco, credo, la migliore definizione dell’uomo.
Forse riuscirei a dare il meglio di me, se non dovessi sopportare il peggio degli…
I miei pensieri come pesci in una boccia d’acqua, senza spigoli, senza pareti, girano su se stessi guardano fuori ogni tanto intimoriti da una realtà deformata.
Ci sono troppi omicidi nella finzione cinematografica e letteraria e troppo pochi nella vita di tutti i giorni.
Se rifiuterai una sensazione senza ben distinguere fra ciò ch’è dovuto a opinione, ciò che attende conferma, ciò ch’è presente con evidenza in base a sensazione o ad affezione o a un qualunque atto di intuizione rappresentativa della mente, finirai col confondere anche le altre sensazioni con opinione vana, e non riuscirai più ad usare alcun criterio di giudizio. E se nelle nozioni fondate sull’opinione tu farai valere ugualmente sia ciò che attende conferma sia ciò che non riceve conferma, non potrai sfuggire all’errore, perché non ti sarai liberato assolutamente dall’ambiguità nel giudizio circa la verità o falsità di una conoscenza.
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Un essere che si abitua a tutto. Ecco, credo, la migliore definizione dell’uomo.