Francesca Berretta – Accontentarsi
Chi si accontenta gode?… no! Chi non si accontenta gode di più!
Chi si accontenta gode?… no! Chi non si accontenta gode di più!
Tu accontentati di accontentare chi accontenti, poi se altri non si accontenteranno del tuo accontentarli tu sii contento lo stesso, tanto loro non saranno mai contenti anche perché mai si accontentano e nemmeno sanno accontentarsi. Tutti contenti?
Per quanto tu possa domandare, non avrai sempre delle risposte…
Le cose avute in regalo non vanno mai valutate. Si accettano così come sono.
Non aspettatevi mai troppo dalle persone, potrebbero stupirvi anche con poco.
Accontentarsi di poco e apprezzare le minime cose non è da tutti.
Si è sempre detto che: non bisogna far di un singolo fattore, un fattor comune.
Cerca di seminare sempre del bene, non demordere perché certe persone porteranno la tempesta su ciò che hai seminato, perché dopo ogni tempesta esce sempre il sole, facendo germogliare il bene seminato.
Finché potrò aprirle e guardarne il delicato ricamo, finché potrò intrecciarle, giungerle, farle volare sopra ogni genere di adempimento, veloci e meccaniche, o lente e precise, incerte o sicure, snelle, nervose, tamburellanti, leggere… io potrò dire di avere una fortuna al mondo: Le mie mani.
Sei tutto quello che vorrei… ma anche quello che non vorrei.
Mollare sarebbe la cosa più semplice da fare… ma quanto ti accorgi di avere tutto a sfavore con poche possibilità di farcela scatta una sorta di molla dentro di te che tutto può e deve cambiare!
Meglio l’acqua che fa, di un’infinita siccità!
C’è un momento della vita in cui si deve smettere di sperare per smettere di soffrire.
Gli occhi parlano… Ma tanto bisogna far i conti con le parole!
Non è detto che necessariamente occorre una conchiglia,a volte la “voce” del maresi può udire da una scatoletta di tonno.
Noi non siamo poeti del mondo, ma del nostro cuore!
Avoja che rincolli bene, alla fine quarche pezzo manca…