Anna De Santis – Accontentarsi
Ho sognato di te e nel sogno sapessi com’è stato bello, peccato che dopo me so svegliata, t’ho ritrovato nel letto ancora addormentato, vuoi vedere che nel sogno me so sbagliata.
Ho sognato di te e nel sogno sapessi com’è stato bello, peccato che dopo me so svegliata, t’ho ritrovato nel letto ancora addormentato, vuoi vedere che nel sogno me so sbagliata.
Trovo che vi sia una bella parola in italiano che è molto più calzante della parola felice, ed è contento, accontentarsi: uno che si accontenta è un uomo felice.
Facendo ciò che hai sempre fatto… otterrai solamente ciò che hai sempre ottenuto.
Non sempre chi si ferma è perduto: alle volte è semplicemente arrivato.
Quando il mondo smette di sorriderti, impara ad essere felice con poco, così risulterà più facile ridere.
Anche la cosa più piccola o banale…qualsiasi essa sia…non significa: doversi accontentare,se ricevuta da chi la dona con il cuore…resta sempre la più preziosa…
Talvolta, “accontentarsi” significa “svendersi”.
Mai accontentarsi, né accontentare nessuno.
Vivere su pagine, da vivo, è “succedaneante placebizzante”.Vivresti più da morto.
A volte la miglior cosa da fare… è niente!
Spesso, fare troppo i propri interessiporta a danneggiare gli altri…Impariamo a bilanciare ciò che ci spettae ad essere un po’ più altruisti…
Non voglio diventare qualcunovoglio semplicemente lasciare qualcosa di menel bene e nel male.
Ci vuole tanto coraggio a dire basta… e si vive accontentandosi sprecando il meglio che fuori ti aspetta.
Accontentarsi di un amore che non sa pronunciare un “Ti Amo” sarebbe come accontentarsi di un vino, per quanto nobile, servito a quaranta gradi in un bicchiere di plastica… Diventerei immediatamente astemio.
La vera felicità.La vera felicità è più l’attesa di qualcosa che sappiamo che potrà renderci felici e soddisfatti soltanto per un certo periodo di tempo o da un’unica quota di essa. Vogliamo sempre di più ma dimentichiamo che la felicità che cerchiamo, quella vera e durevole, può essere raggiunta soltanto con la purificazione dei nostri cuori.Secondo Mastro Giacomo, “La vera felicità è una somma di piaceri semplici coscientemente vissuti ed insieme goduti tra persone unite da legami d’amore e d’amicizia”, e questa mi pare essere la definizione più giusta per descriverla con semplicità e poche parole, almeno per ora.Quando dico che sono felice e gioioso lo so che qualcuno può mettersi a ridere di me. Ma la felicità di cui parlo non è quella ampia ed illimitata descritta nelle pagine dei libri sacri di quasi tutte le religioni che ci sono al mondo, ma proprio la serenità e la gioia che mi fanno stare bene insieme alla persona che amo e con cui ho deciso di condividere la mia vita per il più lungo periodo di tempo possibile… magari per sempre!Vi parlo da propria esperienza e vi propongo di provare ad essere almeno un po’ felici per ogni sorriso che vi verrà regalato, per ogni carezza che vi verrà fatta, per ogni sguardo che vi farà battere il cuore o semplicemente per poter fare qualcuno felice.
La vera fortuna è avere sempre al proprio fianco una persona che ti faccia rendere conto di quanto tu sia davvero fortunato.
La semplicità delle cose è da assaporare giorno per giorno con tutte le conquiste anche banali della vita che tu percorri per arrivare lontano, ma il mondo se ne frega e si sposta sempre un po’ più in la e ti lascia a mani vuote. Non demordere va avanti con i tuoi propri mezzi se puoi e finché puoi e un giorno dirai sono riuscito a raggiungere quel po di benessere che cercavo e che invece prima pretendevo a tutti e costi.