Valentina Ametano – Accontentarsi
Non mi va di uscire, per adesso, fintanto che non torni ad essere di bocca buona… perché non ci sono rapporti umani degni di essere chiamati tali… che palle quest’epoca.
Non mi va di uscire, per adesso, fintanto che non torni ad essere di bocca buona… perché non ci sono rapporti umani degni di essere chiamati tali… che palle quest’epoca.
Ogni tempo, ogni società ha la crudeltà, la saggezza, la bellezza e l’idiozia che si merita.
A volte basterebbe accontentarsi del poco o del niente piuttosto che avere senza donare.
Chi si contenta gode, chi gode è contento.
Goditi quello che hai, perché non durerà per sempre.
Ho sognato di te e nel sogno sapessi com’è stato bello, peccato che dopo me so svegliata, t’ho ritrovato nel letto ancora addormentato, vuoi vedere che nel sogno me so sbagliata.
Trovo che vi sia una bella parola in italiano che è molto più calzante della parola felice, ed è contento, accontentarsi: uno che si accontenta è un uomo felice.
Per aspettare troppo e illudermi in un sogno, senza cogliere l’attimo,son qui a pentirmi per il resto dei giorni.
Nonostante il consumismo esasperato, l’opportunismo, la falsità e l’ipocrisia da parte di molti, il Natale è ancora un momento magico ed intenso che ci aiuta a riflettere sulle conclusioni troppo affrettate e sui certi insulti, litigi e sconfitte che potrebbero essere evitati.
Accontentarsi per molti è una limitazione, per pochi è un pregio. Io credo che sia un pregio. Avere una sola camicia bella può essere più eccitante che averne tre belle. Quando è lei è quella giusta, metterai la tua unica camicia bella. Prima ti sei accontentato, ora della vita riconosci i momenti che hanno più valore. E la camicia è la favola di chi si accontenta per stare meglio.
Chi rischia di annegare, non si chiede se lo scoglio, al quale può aggrapparsi, è di basalto o di arenaria.
Ma tu sei davvero sicura di sapere cosa ti renderà felice? Non si può costringere nessuno ad essere felice. Perché nessuno sa cosa lo può rendere felice davvero.
Mai accontentarsi, né accontentare nessuno.
Vivere su pagine, da vivo, è “succedaneante placebizzante”.Vivresti più da morto.
A volte la miglior cosa da fare… è niente!
Spesso, fare troppo i propri interessiporta a danneggiare gli altri…Impariamo a bilanciare ciò che ci spettae ad essere un po’ più altruisti…
Non voglio diventare qualcunovoglio semplicemente lasciare qualcosa di menel bene e nel male.