Ada Roggio – Ricchezza & Povertà
Forse la vita mi ha donato tanto di tanto, male e bene, bene e male, tanto che ho dovuto pensare e ripensare, per farvi tutti pensare.
Forse la vita mi ha donato tanto di tanto, male e bene, bene e male, tanto che ho dovuto pensare e ripensare, per farvi tutti pensare.
Per chi sta in alto discorrere di mangiare è cosa bassa. Si capisce: hanno già mangiato.
Anche nella morte esistono differenze sociali. Ci sono funerali di prima e seconda classe, così come sontuose cappelle e miseri tumuli di terra.
L’assurdità dell’avarizia sta nel fatto che l’avaro vive da povero e muore ricco.
Forse sarebbe stato meglio nascere con l’istinto di vivere grazie alle cose materiali, per esempio, se tutto quello di cui avessi bisogno si nascondesse dietro un’oggetto, mi basterebbe che esso sia sempre con me e sarei sempre a casa, sbaglio? Invece qualcuno ha voluto che nascessi con l’istinto di sfamare la mia pancia di sensazioni. La natura affascina, come i posti, come gli atteggiamenti delle persone, come il cielo, come il vento, come la pioggia, come il buio alle cinque del pomeriggio o come il sole alle nove di sera, ognuno di questi fattori porta ad una sensazione, ma io in particolare per essere di buon umore ho sempre bisogno di qualche sensazione che mi trasmetta una determinata cosa, mettiamo che adesso come adesso mi manca il fascino dell’inverno solitario, il caldo in casa che mi ricorda molto affetto, il buio del primo pomeriggio che trasmette un po di malinconia? Come faccio a sentirmi bene? Non posso provare nessuna di queste cose, allora si campa di rendita, aspettando l’inverno. E quando arriverà l’inverno ti mancherà l’atmosfera estiva dove la natura stessa ti circonda facendoti sentire per la prima volta in tutto l’anno legato alla terra come mai prima, allora si continuerà a campare di rendita e sarà difficile sentirsi a casa sempre. Come si uccide la malinconia?
Un giorno qualunque, così per caso. Avevo il mondo, non avevo il cielo. Oggi ho il cielo, ho perso il mondo, ho perso me.
Sorridacchia il furbo, quando scaltramente deruba la sua vittima. Soddisfatto esulta al dolore che ha…