Ade Becci – Stati d’Animo
C’è molta intimità nei miei silenzi.
C’è molta intimità nei miei silenzi.
È come quella musica di cui non conosco nota, è come quel tempo che non lascia nessuna traccia nello spazio, eppure stampa uno spartito che non sono neppure in grado di leggere, e lo fa soltanto nella mia testa, è come quella carezza impalpabile ma divinamente reale. Emozione, vorrei che non finisse mai.
Siamo esperimenti portati a compimento nel e con il tempo.
Il dolore è come una clessidra che esaurito il suo tempo lascia spazio alla speranza ad un’ammica ammalata.
La mia pigrizia è come il numero 8: quando si sdraia, diventa infinita.
Le persone insicure hanno bisogno di continue attenzioni. Di qualcuno che le dedichi tutto il suo tempo, per un bacio, per un film e una cioccolata, per sedersi su di una qualsiasi panchina e guardare il cielo, che le abbracci e poi non sparisca. Qualcuno che le faccia sentire “belle”. Le persone insicure come me hanno bisogno di “presenze”. Costantemente.
È l’orgoglio spesso a impedirci di comunicare con il cuore.