Adolfo Coppola – Tristezza
Nulla fu triste che un dolce pensiero nella notte.
Nulla fu triste che un dolce pensiero nella notte.
La tristezza non conosce che il buio del tuo cuore…
Quando scaviamo nel passato dobbiamo mettere in conto che può spuntare il dolore.
Mi buttasti laggiù tra l’erba e il guard rail. Senza voltarti dicesti che non servivo a niente, non ti sembravo nemmeno più bella. Allorché i miei petali si chiusero formando un cappuccetto rigonfio nell’oro del tramonto. E accolsi il fiume salato del mio pianto.
Il silenzio può aiutare a capire e a guarire. È necessario per comprendere ciò che un cuore ferito urla e quello di cui ha più bisogno per non morire. In alcuni casi ti fa sentire come rinchiuso in una gabbia fatta di solitudine e tristezza escludendoti da tutto quello che ti gira intorno: sono i momenti nei quali necessiti maggiormente di quel calore che non riesci a trovare.
Le mie lacrime riempiranno la tua anima e forse le daranno un senso.
Non odo più le sapienti voci del core… solo un grido nell’anima.