Adolfo Coppola – Tristezza
Nulla fu triste che un dolce pensiero nella notte.
Nulla fu triste che un dolce pensiero nella notte.
Sei tua permettere di vivere l’attimo seguentea scrivere delle pagine di un inchiostro sporco ma indelebilea stringermi in una morsa calda e quasi soffocantea darmi un’ottima maschera da eroeSei tua farmi sentire più vivo degli altria spaccare il mondo dall’alba al tramontoa vendermi che tanto mi costa e che qualcosa mi dàa non pensare me con un cuore di ghiaccioa dividere il sangue e l’angoscia di giorni difficili fino a morireSei Te che voglio perché ci sei sempre stata,cara solitudine.
La paura di non essere in grado di affrontare il mondo senza te mi ha impedito di vedere che in fondo ho sempre camminato da sola.
Facciamo tanto i forti e poi quando siamo soli piangiamo come bambini.
Abbiamo sofferto e pianto insieme, ma le lacrime vere erano soltanto le mie.
Per non deludere gli altri non c’è bisogno di deludere se stessi.
Sono un puntino nel mondo, forse è per questo che nessuno mi vede.