Adrienne Rich – Poesia
Il momento del cambiamento è l’unica poesia.
Il momento del cambiamento è l’unica poesia.
Io non ho bisogno di denaro. Ho bisogno di sentimenti, di parole scelte sapientemente, di fiori detti pensieri, di rose dette presenze, di sogni che abitino gli alberi, di canzoni che facciano danzare le statue, di stelle che mormorino all’orecchio degli amanti. Ho bisogno di poesia, questa magia che brucia la pesantezza delle parole, che risveglia le emozioni e dà colori nuovi.
La poesia per gli insensibili è come una lingua appresa a scuola tanti anni prima, si legge ma non si capisce.
Ci sono, infatti, due categorie di poeti. I più grandi, i rari, i veri maestri, compendiano in sé l’umanità; senza preoccuparsi di sé o delle proprie passioni, annullando la loro personalità per assorbirsi in quella degli altri, essi riproducono l’Universo, il quale si riflette nelle loro opere scintillante, vario, molteplice, come un cielo specchiantensi tutt’intero nel mare, con tutte le sue stelle e tutto il suo azzurro. Ce ne sono altri a cui basta gridare per essere armoniosi, piangere per commuovere, parlare di sé per durare eterni. Forse, facendo altrimenti, non si sarebbero potuti spingere più lontano, ma, in mancanza dell’ampiezza, hanno l’ardore e l’estro, tanto che se fossero nati con un altro temperamento, non avrebbero forse avuto nessun genio.
E poi ci sono quelli che ti dicono che la Poesia è morta e tu pensi che i morti siano loro. E dicendogli addio li lasci nella loro demenza.
Non sono io che cerco la poesia, è lei che mi cerca, nuda nel buio, per essere vestita.
La semplicità è come un alito di vento diffuso, sfiora tutti, accarezza, scompiglia… ma arriva diretta e pulita. Questa, è la poesia.