Agostino Bossi – Informatica
In ogni computer c’è un piccolo giapponese dispettoso.
In ogni computer c’è un piccolo giapponese dispettoso.
Bill Gates muore. Arriva all’inferno e viene accolto da un diavolo in frack, fatto salire su una Cadillac extra lusso con piscina e portato a fare un giro. Ovunque ville faraoniche con feste, baccanali, orge, donne bellissime nude. Dopo alcuni chilometri, si avvicina in lontananza un cancello. Si apre senza cigolii e dietro c’è un immenso portone. Bill viene invitato a scendere ed il portone si apre. Dietro c’è un caldo infernale, fiamme, urla strazianti, diavoli con forconi che infilzano continuamente i poveracci. Non potendo credere ai suoi occhi, Mr. Gates chiede al diavolo:- Ma come? E tutto quello che abbiamo visto prima?Il diavolo lo guarda con sgardo gentile e risponde:- Ah, quella… era la versione demo.
Ma che bisogno avrebbe una persona di tenersi un computer in casa?
640 Kb dovrebbero essere abbastanza per chiunque.
Nella rete regna il caos, un sistema utile, potrebbe essere visto come una catena virtuale, che collega le notizie alla fonte cosicché i commenti, compaiano ugualmente in tutte le notizie riproposte.
Microsoft non è il male, solo fanno dei sistemi operativi veramente pessimi.
A un certo punto iniziarono ad arrivare delle cartoline da diversi angoli del pianeta. Penso che fu allora che capii che la gente nel mondo stava davvero utilizzando ciò che lui aveva creato.