Alan Dean Foster – Libri
“Di qualunque cosa si trattasse,” disse il macchinista nel silenzio, “era grande. Gli è calato addosso come un fottuto pipistrello gigantesco”.
“Di qualunque cosa si trattasse,” disse il macchinista nel silenzio, “era grande. Gli è calato addosso come un fottuto pipistrello gigantesco”.
Oggi le ho parlato. Per tutto il tempo, qualcosa dentro di me mi diceva che forse coltivavo un’illusione. Che lei era un rifugio, un modo di rassicurarsi, dal momento che, volendo raggiungere l’inaccessibile, non si corrono rischi.
I veri scrittori incontrano i loro personaggi solo dopo averli creati.
Non voglio avere un miracolo digitalecome quello chemisura la consunzione del mio tempo.Voglio tenermi il mio oracolo globaleche mi lascia la mia illusioned’immortalità.(da “Dieci pensieri sul tempo”)
Le distanze… si creano facilmente.
Voi, dottor Atterdel, non capite niente di uomini e di padri e di figli, niente. E perciò io vi credo. La verità è sempre disumana. Come voi. Io so che non vi sbagliate. Ho pena di voi, ma le vostre parole le ammiro.
Non possiamo mai giudicare le vite degli altri, perché ogni persona conosce solo il suo dolore e le sue rinunce. Una cosa è sentire di essere sul giusto cammino, ma un’altra è pensare che il tuo sia l’unico cammino.