Alan Wilson Watts – Vita
La vita è un gioco, la cui prima regola è far finta che non lo sia.
La vita è un gioco, la cui prima regola è far finta che non lo sia.
Occhi che osservano con la forza della mente. Scrutano nel profondo delle anime con un sentire che penetra ogni angolo di cuore rischiando di impazzire.
– Per favore. Come ti chiami? – domandò al gatto. – Senti, io mi chiamo Coraline. Okay?Il gatto sbadigliò lentamente e con attenzione, rivelando una bocca e una lingua di un rosa sorprendente. – I gatti non hanno nome – disse.- No?- No – disse il gatto. – Voi persone avete il nome. E questo perché non sapete chi siete. Noi sappiamo chi siamo, perciò il nome non ci serve.
Fai che ogni giorno sia un giorno di ricordare. Vivi con la semplicità che la vita ti dona, vivi con il sorriso anche se a volte non è facile sorridere, vivi facendo del bene al prossimo, senza guardare a chi lo fai, vivi con amore, rispetto, con armonia perché la vita già è pesante da sola, figuriamoci se non facciamo tutto questo. Viviamo, godiamo di questa vita meravigliosa.
Quando scrivo, carezzo l’idea di schiaffeggiarmi dolcemente.
Non bisogna cercare sempre il consenso degli altri, altrimenti si finisce con il far vivere agli altri la nostra vita.
Sarai nel cuore del vivere, solo quando del vivere avrai toccato il cuore.
Occhi che osservano con la forza della mente. Scrutano nel profondo delle anime con un sentire che penetra ogni angolo di cuore rischiando di impazzire.
– Per favore. Come ti chiami? – domandò al gatto. – Senti, io mi chiamo Coraline. Okay?Il gatto sbadigliò lentamente e con attenzione, rivelando una bocca e una lingua di un rosa sorprendente. – I gatti non hanno nome – disse.- No?- No – disse il gatto. – Voi persone avete il nome. E questo perché non sapete chi siete. Noi sappiamo chi siamo, perciò il nome non ci serve.
Fai che ogni giorno sia un giorno di ricordare. Vivi con la semplicità che la vita ti dona, vivi con il sorriso anche se a volte non è facile sorridere, vivi facendo del bene al prossimo, senza guardare a chi lo fai, vivi con amore, rispetto, con armonia perché la vita già è pesante da sola, figuriamoci se non facciamo tutto questo. Viviamo, godiamo di questa vita meravigliosa.
Quando scrivo, carezzo l’idea di schiaffeggiarmi dolcemente.
Non bisogna cercare sempre il consenso degli altri, altrimenti si finisce con il far vivere agli altri la nostra vita.
Sarai nel cuore del vivere, solo quando del vivere avrai toccato il cuore.
Occhi che osservano con la forza della mente. Scrutano nel profondo delle anime con un sentire che penetra ogni angolo di cuore rischiando di impazzire.
– Per favore. Come ti chiami? – domandò al gatto. – Senti, io mi chiamo Coraline. Okay?Il gatto sbadigliò lentamente e con attenzione, rivelando una bocca e una lingua di un rosa sorprendente. – I gatti non hanno nome – disse.- No?- No – disse il gatto. – Voi persone avete il nome. E questo perché non sapete chi siete. Noi sappiamo chi siamo, perciò il nome non ci serve.
Fai che ogni giorno sia un giorno di ricordare. Vivi con la semplicità che la vita ti dona, vivi con il sorriso anche se a volte non è facile sorridere, vivi facendo del bene al prossimo, senza guardare a chi lo fai, vivi con amore, rispetto, con armonia perché la vita già è pesante da sola, figuriamoci se non facciamo tutto questo. Viviamo, godiamo di questa vita meravigliosa.
Quando scrivo, carezzo l’idea di schiaffeggiarmi dolcemente.
Non bisogna cercare sempre il consenso degli altri, altrimenti si finisce con il far vivere agli altri la nostra vita.
Sarai nel cuore del vivere, solo quando del vivere avrai toccato il cuore.